Terroir

L’intera viticultura e’  la  risultante di tre  fattori : il  luogo,la pianta ed  il lavoro  umano.l’insieme  di  questi  elementi si  puo’  chiamare terroir ,un  vocabolo  francese  difficilmente traducubile perche’  riassume  concetti geografici,geologici,climatici ed  antropologici.

Il terroir definisce anche l’interazione tra più fattori, come terreno, disposizione, clima, viti, viticoltori e consumatori del prodotto.Montu' Beccaria

Il terreno, la sua composizione geologica, le varie erosioni intervenute per fattori chimici, fisici e biologici, i microrganismi, la macrofauna, la concimazione minerale in aggiunta alla concimazione organica, la topografia del terreno con i diversi approvvigionamenti idrici, i diversi tipi di clima e di conseguenza le diverse temperature, ventilazioni, esposizioni solari ed umidità, fanno sì che un vitigno, impiantato in diversi terroir possa produrre uve con caratteristiche diverse e di conseguenza vini molto differenti tra loro nella struttura e negli aromi.

Con terroir, quindi, si intende un concetto molto vasto che riassume tutti i criteri che contribuiscono alla tipicità di un vino mostrando in maniera  evidente  il  nesso stretto tra  natura  ed  uomo contenuto  in  esso.

Caffe’ HODEIDAH Milano – tostatura a carbone artigianale

Milano ,in via  Piero della Francesca   seguite  il vostro  naso  e  vi  ritroverete a  gustare   un caffe’ ( sono  molte  le miscele in  degustazione  anche  al  banco) che  l’arte  di  Fulvio,torrefattore  da  generazioni, sa declinare  in diverse  miscele,un caffe’  artigianale  ,antico  …eretico.

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Siamo  in  una  bottega  storica fondata  negli anni Quaranta dove  si  continua  a tostare con passione  in maniera  artigianale , usando    una  caldaia  a  carbone. L’uso  del  carbone  per  tostare e’ praticamente estinto a  causa  della  difficolta’  e  della  continua attenzione   che  richiede   l’intero processo ( ad  esempio reperire il carbone  giusto )   di  tostatura .

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Il caffe’  che  ne  esce  porta  con se   caratteristiche  diverse dai sistemi di tostatura piu’  veloci e moderni.Tostare in questo  modo  consente  alla ” mano esperta ” di  conferire caratteristiche gustolfattive piu’  complesse  alle  piccole  quantita’ di  caffe’ lavorate .

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Oltre  le  miscele   classiche  in questo  angolo   magico  e’  possibile  acquistare e  degustare caffe’  monorigine, pregiati(Kopi luwak,Jamaica,Kona extrafancy Hawaii….)  ed  aromatizzati   in modo  naturale   con una  tecnica frutto  dell’esperienza  di  Fulvio.

Il naturale  artigianale, forse   il  culturalmente  eretico , sono   di  casa   tra  queste   mura insieme  alla  simpatia  di   chi  con  sapiente gentilezza  vi  propone  al  banco  qualche  minuto   di piacere  in una  tazzina.

http://www.hodeidah.it

BARBACARLO e il credo di Lino Maga

Broni  Oltrepo’ Pavese  ,

un giorno  soleggiato   di  primavera  l’eretico   ha   preso  la  direzione  di  queste   colline  lombarde per  incontrare  un maestro” commendatore” vignaiolo ,un giovane ottantenne  che  fa vino  da  molti  lustri fedele  al  suo  credo. LINO  MAGA  era  in  giornata , raccontandoci   di  come   con  il  Veronelli  e il Giuan Brera giocava  a scopa, ha  dato  il via   ad  una   verticale  che  ha  attraversato 30  anni ( Lino  ricorda   tutte  le annate  che   ha  prodotto e  definisce  in 30 anni   il limite  per  i suoi  vini)  del suo  Barbacarlo.

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Un  vino  diverso  ogni anno  ,un vino  in grado  di  documentare   l’annata  attraverso  le  sue  caratteristiche  cosi   legate  al  sole  ,alla  terra ed alle  nuvole.Un  viaggio   che  attraverso   gli odori  e  le  sensazioni  gustolfattive  trasmette  il suono delle   cicale accaldate  o  la  rabbia  del  tuono. Un  vino  che  riassume   in  pieno  il significato  di  terroir e di  vignaiolo.Il vino  ottenuto   da Croatina ,Uva  rara  ed  Ughetta( Vespolina), coltivate  sui  terreni impervi ,tufosi con esposizione  a  sud-ovest (  la  resa  e’  molto  bassa,  varia  di  anno  in anno )  nel  rispetto   della   antica conoscenza contadina   dove   l’uso della  chimica  non e’ previsto  ed  il rispetto  della  natura  e’  parte   della  liturgia ancestrale  per  ottenere  le  uve  da  vinificare.La  raccolta  avviene  manualmente  selezionando  i grappoli ed  il processo  di  vinificazione in  cantina non  prevede  l’uso  di  lieviti selezionati o sostanze  chimiche ,ne  di pratiche enologiche estreme atte  ad  omologare   il vino  e  renderlo  sempre   uguale  a  se  stesso,la  pigiatura e  la  fermentazione vengono effettuate  in grandi  botti   di  rovere  con la svinatura  dopo  7-8  giorni, successivamente  si  effettuano periodici  travasi per  la decantazione  naturale.Il  legno  che   lo  accarezza  e’  quello di  antiche  botti  grandi collaudate  e  non di  ruffiane barrique.Ad  Aprile-Maggio  si procede all’imbottigliamento. Il  Barbacarlo  anche   nel suo  nome   racconta   la  tradizione  del   luogo  e   della  famiglia  vignaiola  che  lo produce ,la  parola  barba   in dialetto  vuol dire  zio  e  la parola  zio   ricorre  anche  in uno  dei   sinonini dell’uva  Croatina  detta  anche  “uva  del zio” ( enografia AIS).Per  quanto  riguarda   l’abbinamento Lino  consiglia  di  essere  in due ” LA  BOTTIGLIA E  CHI LA  BEVE”.

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Le  degustazioni  sono  molto  diverse  tra  le  varie  annate  ,alcune  bottiglie   con un grande  avvenire  davanti  altre  mature , ampio e  COMPLESSO l’olfatto  che  spazia   raccontando  il sottobosco, il cuoio, la  frutta  matura(  bacca nera,  rossa ed  in confettura) ,spezie , liquirizia,pepe e fiori  macerati …le  piu’   antiche portano  terziari  quasi  “nebbioleggianti” dove  non e’ difficile  trovare  eterei ,cambiano di  continuo a  distanza  di pochi minuti (  fatelo  respirare  delicatamente).In  bocca   talvolta  si  avverte  il residuo zuccherino aromatico (  l’annata  2003 fu inizialmente  bocciata   dalla  commissione per  la  doc  ,docg  causa  l’alto  residuo  zuccherino  ma  Veronelli  si emoziono’  a  tal punto di conferire  il SOLE  dei  vini migliori dell’anno-fu l’ultimo  che  Veronelli attribui’), un  vino persitente , di struttura  talvolta  corposo,  morbidamente  alcolico.

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Il mio vino non segue le regole del mercato ma quelle del tempo e dell’esperienza, è succo d’uva della terra, del luogo che lo ha partorito,  per la gente che ama ancora il sapore della terra…
Lino Maga

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Un  vino  che  emozionando  merita  di aprire   il  blog   di  VERO  VINO.

” Il vino si fa con l’uva, non con le chiacchiere…”

Tenendo  bene  in mente  questa   frase, ascoltata  più   volte  da  chi il  vino  lo fa e  lo racconta  con  la  fatica  delle  sue  mani, ho  voglia   di  difendere   ereticamente  quei vignaioli, i  loro  vini  che  riaffermano  culturalmente, sostanzialmente l’essere  non  omologato, vario, differente  ed artigianale. L’eresia  di  proporre  una alternativa  ai  vini  “industriali”  frutto  di  tecnica estrema  sia  in vigna   che  in cantina. L’eresia  di  riaffermare   che  il vino  dentro   una  bottiglia è sempre  diverso perchè   vivo . Il  vino  racconta  una  idea  in evoluzione, una  idea  antica e tramandata  ma  al tempo   stesso  futuro,  il vino  e’  cultura.L'eretico enoico

L’eresia   di  raccontare, sostenere  il  ” Vino Vero ” , il ” Vino  Naturale “. Tornando a  lavorare in armonia  con  la natura, senza  essere necessariamente  ortodossi ed estremisti, per massimizzare  in cantina  il frutto  di una  vigna  sana       con  l’opera di chi  ama  e  rispetta  i  suoi  frutti …Vignaioli   Veri, Vignaioli  Naturali…