Tommaso Gallina,coltivatore di sogni in Monferrato

Decido ,a pochi giorni dal Monferrato  patrimonio UNESCO,  di andare a trovare Tommaso Gallina noto anche come Aso Tom. Aso Tom e’ un vignaiolo autodidatta che si cimenta da “soli” 10 anni con risultati impressionanti sia per qualita’ che per la filosofia dei suoi vini.Una figura di vignaiolo monferrino che ,come ama lui stesso definirsi, coltiva sogni ed io aggiungerei in grado di scrivere poesie dentro gli acini delle sue vigne.Il cuore della sua cantina pulsa nella frazione di Godio a Castelletto Merli(AL) ,qui c’e’ anche la vecchia signora” Claudia” ,vigna settantenne che in modo naturale produce una Barbera ( mi piace chiamarla al femminile come si usa qui da sempre)complessa,viva e diversa negli anni da se stessa.

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La conduzione delle vigne e’ totalmente naturale,inerbimento che  viene” calpestato” e non falciato,nessuna chimica ma radici che scendono per decine di metri a cercare i segreti di queste terre.In cantina Aso Tom segue la stessa filosofia,tutto viene seguito assecondando la natura,interpretandola in base alle caratteristiche dell’annata,fermentazioni spontanee piu’ o meno lunghe,nessun lievito selezionato, vinificazione in legno o acciaio , uso di un bastone che in realta’ e’ una sorta di scettro enoico,la zappa antica…Aso Tom nelle follature non vuole ferire le sue bucce e non e’ raro che durante il travaglio enoico una branda faccia capolino tra i vasi di vinificazione.Affinamenti in acciaio e un uso del legno non invasivo e dedicato al millesimo.Sono vini emozionanti e difficili da raccontare http://www.fato-vini.it/vini/.Dovete assolutamente viverli degustandoli con Tommaso.Le Barbera una diversa dall’altra ma mai stonate,un equilibrio che a volte premia l’armonia,altre esprime bene l’annata della vigna,al naso raccontano storie di bosco,caccia, sfiorano l’etereo per poi stravolgere in positivo il racconto della loro complessita’ in bocca.Spezie come tabacco,cuoio vanno a flirtare con i frutti rossi maturi,grande personalita’ e la riprova che i vini “naturali” ben fatti non portano difetti o puzze in dote ma anzi coccolan chi non cerca la banalita’ gustolfattiva.

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La parola terroir(https://ereticoenoico.wordpress.com/2013/04/29/terroir/) assume forma,i bricchi,le genti,  racconta il Monferrato come fosse la parola scritta del suo  cantore Davide Lajolo “ se mi riempio il palmo della mano di questa terra,entrando nel vigneto mentre il contadino zappa,la sento palpitare calda come avesse sangue ed anima“da Il merlo di campagna e il merlo di citta’.Nessuno e’ il nome che Aso Tom ha dato a quella che forse nessuno ha mai osato ovvero una Barbera in versione passito,vino ottenuto da uve stramature a bacca rossa. Vinificato solo nelle annate più calde e siccitose, viene lasciato appassire sul tralcio per il maggior tempo possibile per poi essere spostato nei fienili della cantina, dove continua l’appassimento all’ombra e viene selezionato acino per acino settimanalmente. L’uva permane in appassimento circa tre mesi.Tommaso gioca con il Fato ed  osa come nel caso di Oso, la sfida annuale della cantina. Questa sfida consiste nel scegliere una vinificazione diversa per un vitigno già sperimentato e mi ha fatto esclamare, per   Oso bianco da uva cortese”… io ti amo “. Un vino importante, un bianco “orange” macerato sulle sue  bucce  che rappresenta uno dei migliori esempi di bianco ” macerato ”  nel nordovest  dei grandi rossi.

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Tommaso racconta “Zappa, secchiello, forbicioni e la “leonessa” (una vecchia land rover del 1982) sono gli strumenti con cui lavoro in vigna e in cantina.Scelgo le vigne dando valore alla loro storia, cercando di recuperare quei vigneti che poco a poco sono stati dimenticati. Do loro la possibilità di esprimersi nuovamente recuperando quanto più possibile le viti e rispettando il terreno incontaminato in cui sono radicate”…

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…racconta di un suo vino chiamato in passato Roma ,il nome di una bambina che nel 1874  perse la vita in modo tragico nella dimora ove si trova la cantina di Godio.Una storia misteriosa che   coinvolge Vittorio Emanuele II,la sua amante Enrichetta Cassone  e la bambina Roma ,forse figlia dello stesso Re. Vino,Fato e fantasmi. Se volete scoprire di piu sulla storia leggetevi  ” In nome della croce ” di Claudio  Galletto  e fatelo sul posto con un calice di vino di Aso Tom.

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Aggiornamento di metà settembre :il nostro baldo ASO TOM  raccoglieva le sue uve dalla vigna più vecchia . Complice una giornata di sole l’Eretico vignaiolo  ,dopo una selezione meticolosa,pressava all’alba con gli acini infreddoliti dalla notte…l’inizio di fermentazione spontanea  di questa annata promette di essere  fiero. Il vino che arriverà  sarà tutto da vivere perché ha lottato con ogni sventura naturale ,la resa della vigna e’ circa di un terzo rispetto alle annate precedenti ma qui a FATO VINI il fato si accompagna e non si modifica ne con la chimica ne con le maniere forti.

http://www.fato-vini.it/    http://www.davidelajolo.it/  http://www.turismoinsolito.it/articoli/italia/PIEMONTE/LE-TRE-STELLE-MALEDETTE-DEL-MONFERRATO/

debutta la “Miscela dell’Eretico”

In occasione della rassegna ” Io Bevo Cosi” L’Eretico ha  portato con se  il caffe’ nato dalla collaborazione con la torrefazione storica Hodeidah(vedi articolo nel blog) e il debutto e’ avvenuto lasciando in degustazione questa miscela ad  alcuni amici vignaioli presenti…aspettiamo le  loro impressioni

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Questa miscela  e’ ottenuta dalla sapiente unione di 8  varieta’ di arabica,provenienti da varie zone del mondo, tostate dal maestro Fulvio( non svelera’ mai le sue percentuali) dell’antica torrefazione Hodeidah .L’intero procedimento avviene  in  una antica tostatrice a carbone ( una delle poche in attivita’ in Italia) ed una volta  tostata la miscela si procede alla magia eretica di regalare al caffe’ un sottofondo di aromi del vino.Il primo caffe’ uscito e’ stato avvolto dai profumi aromatici di un torcolato passito ma l’idea e’ quella di offrire piu’ di una versione che possa attraversare diverse tipologie  di vitigno e di vino.

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Tutto il procedimento non vede l’uso della chimica ma si basa su una “carezza” naturale che dona aromi usando il vero vino .La degustazione, oltre la naturale espressione del caffe’, gia’ al naso porta una delicata accennata nota fiorita che poi ritroviamo in bocca.Complessa e persistente seppure in perfetta armonia  con il caffe’ quindi sfumata. Degustato sia  in versione espresso che  moca si esprime meglio nella seconda modalita’.Il caffe’ e’ il protagonista, non potrebbe ne dovrebbe essere altrimenti gustolfattivamente perche’ non abbiamo cercato l’effetto “pasticceria” o ” aroma selezionato”.Trasmettere  il vino e il suo patrimonio attraverso una tazzina di caffe’ e’ la nostra  eresia…

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restate sul  tema per le altre  tostature del maestro Fulvio e dell’Eretico.

p.s. la  miscela dell’Eretico per ora  non e’ in vendita presso Hodeidah

http://www.hodeidah.it

“Io Bevo Cosi” monastero del Lavello

In una adeguata cornice presso il monastero del Lavello a Calolziocorte(Lc) sono stati protagonisti per due giorni ,lo scorso 25/26 maggio, i vini di piccoli produttori,vini artigianali ed etici.Quelle magiche eresie che  combattono e resistono ad un mercato globale concentrando la passione e l’artigianalita’ del saper fare in una bottiglia di vino.L’idea e’ quella,come ci raccontano gli ideatori, non di imporre il “io bevo cosi” ma di condividere delineando una idea di valorizzare il frutto della terra ( in questo caso il terroir nella sua  vera  espressione) e della sapienza  vignaiola…

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Eccoli ” Siamo tre giovani imprenditori: Luca Dell’Orto (Hotel ristorante San Gerolamo) Andrea Pesce (Vini e Più…Posteria e Caffè di Cantù -Como, con vendita diretta di vini, Tè e prodotti gastronomici d’eccellenza). Andrea Sala (That’s Wine – distribuzione vini naturali, biologici e biodinamici nelle province di Lecco e Como). Nella convinzione che amare la terra significhi innanzi tutto rispettarla, abbiamo deciso di promuovere il lavoro di piccoli, ma sapienti produttori, che nell’era del mercato globale hanno scelto di uscire dal coro.”

Un grazie per la splendida gestione dell’evento e per la selezione ampia di produttori invitati.I vini in degustazione erano piu’ di 350 e rappresentavano bene tutte le realta’ italiane con una discreta presenza d’oltrealpe.

Articolo Il Giorno Io bevo cosi 2014

In qualita’ di Eretico ho gradito il fatto che si riconosca anche a piccoli divulgatori indipendenti la possibilita’ di accedere a queste rassegne con un accredito stampa.

Io Bevo Cosi arrivederci al prossimo anno

http://www.iobevocosi.it